Finalmente,
martedì 21 gennaio è arrivato e con lui il mio attesissimo corso di cucina da
California Bakery.
Per chi non lo conoscesse, California Bakery è una catena di
negozi che propone ricette dolci e salate tipiche della tradizione americana. I
locali, accoglienti e curati in ogni dettaglio, sono sempre pieni ed è
possibile consumarvi colazioni, merende, pranzi, brunch domenicale oppure
ordinare take away. Personalmente, nonostante i prezzi medio-alti, lo consiglio
a tutti almeno una volta per assaggiare un piccolo angolo di America nella
nostra cara Milano. Da qualche tempo, poi, hanno aperto i Cooking Lab. Si
tratta di veri e propri laboratori monotematici in cui una chef specializzata
in golosità d’oltreoceano insegna i trucchi della preparazione e i segreti per “tradurre”
ed interpretare le ricette americane. A mio avviso, la particolarità del corso
è che, prescindendo dal fatto di imparare a cucinare dolci che non fanno parte
del nostro quotidiano, ci permette di conoscere e scoprire le differenze di
base che esistono tra il metodo italiano e quello del mondo anglosassone. Infatti,
molti non sanno che laddove noi misuriamo tutto in grammi, loro parlano di cups. Il nostro lievito per loro è baking soda (bicarbonato di sodio) e,
molto spesso, le cups lasciano spazio
ai teaspoons. Ora, per chi conosce l’inglese,
nessuna sorpresa ma forse vale comunque la pena ascoltare un’esperta che in
modo simpatico e divertente ci presenta la cultura alimentare americana e ci
guida attraverso passaggi che noi italiani affrontiamo in modo diverso.
E
quindi, ecco come funziona. Sul sito web http://www.californiabakery.it/cooking-lab.html
nella sezione Calendario trovate l’elenco dei corsi programmati per i prossimi
mesi e le date in cui avranno luogo. Generalmente i corsi si tengono la sera
dalle 18.30 alle 20.30 per permettere a chi lavora di partecipare. Dopo aver
scelto la lezione che fa per voi (tutti consigliano la Cheesecake!!) potete
contattare Michela scrivendo a infocookinglab@californiabakery.it
e prenotarvi per il corso
selezionato. Di solito le lezioni sono tenute presso la sede centrale, in
piazza San Simpliciano (zona Brera) dove, alle spalle del negozio vero e
proprio c’è la cucina professionale in cui preparerete le vostre creazioni. A
differenza degli altri corsi di cucina a cui ho partecipato, qui, l’attenzione
al dettaglio, fa veramente la differenza.
Al vostro ingresso sarete accolti da
un membro dello staff che vi farà depositare giacche e borse in un armadio
chiuso a chiave, vi indicherà il bagno per lavare le mani e vi accompagnerà in
cucina dove troverete ad attendervi, oltre ad una postazione attrezzata con
tutti gli ingredienti già pesati, un grembiule in cotone che a fine lezione
porterete a casa. La classe si compone di sei “allievi”, la chef e la sua
aiutante che vi seguiranno passo passo nella preparazione. Innanzitutto ci
tengo a segnalare l’attenzione alle norme igeniche del gruppo. Per prima cosa
ogni partecipante lavora alla sua personale preparazione che segue dal
principio fino alla conclusione e che, a fine serata, potrà portare a casa. Gli
ingredienti e le cotture dei partecipanti sono tenute separate in ogni
passaggio grazie all’uso di teglie singole o di vassoi su cui viene scritto il
vostro nome di modo che sia impossibile confonderli. Potete star quindi certi che
nessuno toccherà la vostra creazione e, soprattutto, che quello che porterete a
casa sarà il frutto del vostro impegno e non di una
collaborazione (come avviene di solito ai corsi di cucina). Inoltre, ciascuna
postazione è dotata di spray disinfettante e panno umido e dopo aver tagliato
ingredienti come carne cruda o salumi vi viene chiesto di disinfettare gli
strumenti usati. Sembra cosa da poco? Fidatevi, non è così: altre scuole
permettono di tenere capelli sciolti e svolazzanti sopra ai cibi e nessuno
impone ai partecipanti di lavare le mani prima di impastare ciò che, a fine
corso, mangerete tutti insieme. Quindi insisto: basta qualche
piccola regola per fare la differenza. A fine lezione, poi, vi verranno
consegnati vassoi, sacchetti, bicchieri in cui potrete riporre la vostra creazione
se, come me, avrete scelto una ricetta che si cuoce e raffredda in poco tempo,
altrimenti, vi sarà chiesto di passare a ritirarla il giorno seguente.
Insomma,
il prezzo non è bassissimo (55 euro circa a lezione) ma il servizio offerto e
il livello di gestione/organizzazione li valgono fino all’ultimo centesimo.
Personalmente dopo aver frequentato diversi corsi di cucina mi sento di
consigliarlo a chi non desidera semplicemente passare “una serata diversa” ma
divertirsi imparando veramente qualcosa di nuovo. E sarà comunque una bellissima
“serata diversa”!